Una rete di sentieri che si intrecciano tra mare e montagna, boschi e crinali panoramici. Pochi passi bastano per passare dal blu della costa al verde degli ulivi, dalle borgate antiche ai silenzi dei boschi, in un continuo gioco di scorci e prospettive.
Trekking & Hiking
I percorsi intorno a Loano
Che si tratti di una passeggiata rigenerante per tutta la famiglia o di un’escursione più impegnativa per hiker esperti, i percorsi intorno a Loano offrono esperienze capaci di emozionare in ogni stagione, guidando i camminatori alla scoperta di paesaggi da ricordare e di una natura viva e accogliente.
Monte Carmo
Il Monte Carmo domina dall’alto la costa, offrendo paesaggi spettacolari agli escursionisti. La cresta sud-est, rocciosa e lineare, è attraversata da un sentiero ripido ma molto panoramico, che regala scorci indimenticabili sul mare e sulle colline circostanti.
Sentiero per Pian delle Bosse
Un percorso di 7,5 km che raggiunge un’altitudine massima di 841 metri, adatto a grandi e piccoli. Il rifugio si trova in un contesto ideale per gli amanti della natura e della botanica.
Da Loano si raggiunge in auto la frazione di Verzi e, seguendo le indicazioni per il rifugio, si prosegue fino a Castagnabanca, dove un ampio piazzale funge da parcheggio. Da qui parte il sentiero che conduce al Ponte di Martinetto e, dopo una breve salita, al rifugio: circa 20 minuti di cammino, che diventano 40 se accompagnati da bambini. Una volta arrivati, prenotando in anticipo, è possibile gustare piatti tipici della cucina ligure in un’atmosfera semplice e accogliente.
Sentiero dei muretti a secco
Un itinerario di 7,5 km, con altitudine massima di 139 metri, ideale per essere percorso da tutta la famiglia. Ad accompagnare lungo il cammino, i tipici muretti a secco della Liguria, simbolo della civiltà contadina: realizzati a mano con pietre rozze e irregolari, servivano a sostenere i terrazzamenti coltivati a ulivi e vigne. Questa antica tecnica costruttiva, considerata una vera e propria arte, è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Partendo da Corso Roma ci si immette in via Stella, proseguendo fino alla via Aurelia e continuando diritto verso monte lungo via Matteotti. Si raggiunge la prima delle antiche borgate, i Mazzocchi. Proseguendo lungo il percorso si incontra anche Borgo Castello, dominato dall’imponente Castello dei Doria, oggi residenza privata e visitabile, in alcune occasioni, durante le giornate del FAI.
Tra timo ginestre e rosmarino
Un itinerario di 14,5 chilometri, semplice ma ricco di suggestioni naturali, ideale per respirare a fondo e lasciarsi avvolgere dai profumi del timo e del rosmarino, tipici della macchia mediterranea.
Da località Morteo si imbocca una salita ampia che conduce dentro il bosco, tra cisti e ginestre, fino alla borgata Chiesa di Verzi. Superato il piccolo nucleo, il paesaggio cambia e il terreno si fa più pietroso, con la presenza di pini marittimi. Proseguendo lungo lo sterrato di cresta in direzione di Ranzi, la vegetazione si arricchisce di castagni e querce fino a raggiungere la borgata di Santa Liberata, dove una fontana con acqua potabile offre una piacevole sosta. Il rientro avviene lungo il sentiero CAI che conduce alla chiesetta di San Damiano, con numerosi punti panoramici lungo il percorso che regalano vedute sulla costa e sull’entroterra ligure.
San Pietrino da Verzi
L’itinerario di 11 chilometri prende avvio dalla frazione di Verzi e, tra campagne e uliveti, conduce dapprima alla zona di Morteo e poi di Boissano. Dal centro del paese si imbocca un’antica mulattiera che costeggia un recinto per animali, dove non è raro incontrare mucche e caprette.
Il tracciato, inizialmente ombreggiato, si apre gradualmente nella macchia mediterranea fino a raggiungere i prati della chiesetta di San Pietrino, meta ideale per una sosta primaverile. Dopo una radura, il percorso continua con un dolce alternarsi di salite e discese fino alla chiesetta campestre di Santa Libera: dal suo sagrato, la vista spazia dalle colline sino alla linea del mare, offrendo uno dei panorami più caratteristici del territorio loanese.
Monte Piccaro
L’escursione breve ma tecnica al Monte Piccaro inizia a Borghetto, lungo l’Aurelia in direzione Ceriale, dove una recente scalinata segna l’imbocco del sentiero. Il tracciato, piuttosto ripido, si sviluppa tra macchia mediterranea e uliveti, tra i profumi del timo, delle ginestre, dei pini marittimi e dei corbezzoli.
La salita a mezzacosta conduce fino alla sella sotto la vetta, da cui in pochi passi si raggiunge un suggestivo punto panoramico con cappelletta e Madonnina. Da qui lo sguardo abbraccia l’intero litorale, da Capo Noli fino all’Isola Gallinara, oltre alle piane di Borghetto e Albenga. La sommità del Piccaro si trova poco più in alto.
Rocca dell’Aia
L’itinerario ad anello, adatto a escursionisti preparati, parte e termina al parcheggio di Castagnabanca, raggiungibile dalla frazione Verzi. Immerso nel verde tra cespugli di erica arborea, conduce in pochi minuti a una sorpresa inattesa: la Rocca dell’Aia, detta anche Rocca dell’Avio, un imponente torrione quarzitico che sembra inaccessibile da lontano ma che, alla base, rivela numerose vie di arrampicata dai nomi fantasiosi come “dei camini”, “delle capre volanti” o “del guardiano dei fauni”.
Sul percorso di ritorno si aprono splendidi punti panoramici che permettono di ammirare e fotografare dall’alto la città di Loano, regalando un ricordo indimenticabile della camminata.
Borgo Castello e la Scala Santa
Questo semplice itinerario ad anello parte dal piazzale di Monte Carmelo, luogo ideale per una breve sosta per ammirare il chiostro che si trova alle spalle della navata centrale. Attraversato il ponte che collega la chiesa alla borgata Castello, si entra in un piccolo nucleo storico dominato dall’imponente castello rinascimentale dei Doria.
Ci si inoltra quindi nella borgata e, costeggiando le mura della tenuta del castello, si prosegue in salita fino a incontrare la Scala Santa, suggestivo e ripido sentiero che porta alla cima del Monte Ciazze Secche. La salita è ripida e a tratti sdrucciolevole, ma ogni sosta regala scorci spettacolari sulla piana di Loano e sul mare. Raggiunta la sommità, si continua in direzione Verzi per chiudere il primo anello, passando attraverso boschi e costoni ombreggiati fino a scorgere la chiesa e l’abitato della frazione.
Il rientro percorre nuovamente via dei Pusetti fino al cimitero Berbene, da cui un piccolo sentiero sterrato conduce a via Costino Monte Carmelo. Da qui, in pochi minuti, si ritorna al parcheggio di partenza, chiudendo un’escursione che unisce storia, natura e panorami unici sulla Riviera di Ponente.
Sentiero del fieno
L’itinerario, adatto a escursionisti di media esperienza, parte dal parcheggio sulla Via Aurelia, vicino al Residence Colibrì, e prosegue lungo la strada principale fino alle prime indicazioni per la Chiesa di SS. Cosma e Damiano. Si sale rapidamente nella pineta sovrastante il porto di Loano fino al punto panoramico dello spiazzo della chiesa. Attraversando fasce di ulivi e superando alcuni cancelletti, il percorso si biforca: la via più semplice è sulla sinistra.
Si continua verso Ranzi, attraversando il borgo e seguendo un sentiero a tratti roccioso che conduce a una strada sterrata più ampia. Lungo il cammino si incontrano il panoramico Poggio S. Martino con la chiesetta omonima e i ruderi storici, e la prima delle grandi caselle, “U Cabanun”, risalente al XVIII secolo, esempio di costruzione in pietra a secco utilizzata anche come ricovero per animali. Il tratto successivo, con fondo in acciottolato, attraversa boschi e quadrivi, fino a incontrare l’itinerario delle Terre Alte e raggiungere il Rifugio Pian delle Bosse.
Il ritorno avviene lungo lo stesso percorso, ma è possibile accorciare il tragitto spezzando l’escursione e tornando al punto di partenza in circa 30 minuti (per un totale di circa quattro ore complessive) seguendo il sentiero vicino alla fontanella.