Trail delle 3 Chiese
In questo articolo vi proponiamo quello che per molti è un classico della corsa in montagna, il “4 Chiese Trail – solo per caviglie forti” da noi eseguito nella versione più corta, che prende il nome di “3 Chiese Trail” sostanzialmente oltre ad essere più breve del primo (dal nome è evidente che comprende il passaggio in meno di una chiesa) è anche caratterizzato da un dislivello minore 730 contro i 1450.
Quello che andiamo a seguire è il tracciato ufficiale e fedele della corsa organizzata dalla ASD Krav Maga Parabellum di Loano, settore Trail Running. Il percorso inizia da Via Borgata Borgarino, nei pressi delle ex scuole di Verzi, dove cominciamo a scendere verso il mare percorrendo per un tratto la strada asfaltata che attraversa il paese.
Poco dopo la piazzetta con il parco giochi comunale, svoltiamo a destra sul ponte che attraversa il fiume, passiamo davanti alla prima delle 3 chiese, la Cappella della Visitazione (ve ne abbiamo già parlato in una precedente escursione) e successivamente ci dirigiamo in Borgata Chiesa toccando la seconda chiesa prevista, la parrocchiale di Santa Maria delle Grazie. Oltrepassata la piazza frontale della chiesa, attraversiamo una piccola borgata di case per percorrere di li a poco un sentiero in salita che ci condurrà in breve tempo su di una strada bianca. Via via ci addentriamo nel bosco di macchia mediterranea prendendo quota, voltandoci verso sud il primo panorama del mare sulla pianura di Loano ci lascia già a bocca aperta.
Seguiamo la strada marcata fino a raggiungere uno sbarramento, facilmente evitabile a piedi percui proseguendo raggiungiamo la piccola Chiesa di San Martino di Giustenice, in frazione Valsorda (la terza e ultima per noi).
Si tratta probabilmente della contrada più antica del comune che richiama l’idea di un economia prevalentemente agricola e boschiva del paese di un tempo.
La cappella è ritenuta tra le prime chiese paleocristiane della zona (VIII secolo); costruita sul crinale che divide Giustenice da Pietra Ligure, ha come caratteristica ligure il tetto ricoperto dalle “ciappe”, tipiche pesanti lastre di pietra sbrecciata usate nel passato.
Oltrepassata la chiesa il sentiero prosegue verso Nord Ovest dove un bivio ci porta tutto d’un fiato ai prati di Pian delle Bosse. Riempiamo l’acqua nelle borracce e ammiriamo il bel panorama che si apre sino alla costa. Oltrepassiamo il rifugio proseguendo in discesa direzione “Rocca dell’Avio”. La morfologia del terreno fa riscoprire una parte di entroterra caratterizzato da roccette e punte aguzze. Conosciuta anche come rocca dell’Aia, quello che si palesa di fronte a noi è un possente torrione quarzitico che emerge dai boschi su di uno sperone meridionale del Monte Carmo.
Insieme allo scoglio del Butto costituisce una delle più apprezzate palestre di arrampicata della zona. Sempre in direzione sud-ovest, raggiungiamo in circa 25 minuti la zona dove è stato creato l’ultimo parcheggio, quello denominato della Castagna. Da qui continuiamo su di un ripido sentiero sassoso che coincide con il tratto finale del Karma Trail. Attraversiamo in un paio di occasioni il torrente Fissore (poi Nimbalto) in direzione sorgente Pastunè e ripreso il ponte raggiungiamo l’arrivo.
Fonte: Due zaini e un camallo.