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PRESS RELEASE (24/09/2015)

Venerdì 25 settembre, a Loano, si alzerà il sipario sulla 11^ edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana, organizzata dall’Society of the Curious Association in collaboration with the’Department of Tourism and Culture of the City of Loano, with contributions from the A. Foundation De Mari and the sponsorship of the Liguria Region,dell’ANCI and the MEI.

The City of Loano National Award for Italian Traditional Music,under the artistic direction of John Vignola, promotes and enhances the contemporary production of traditional music with Italian roots. Il festival, sarà anche quest’anno un viaggio alla scoperta delle tante realtà musicali che hanno recuperato e reinterpretato la musica tradizionale italiana.

Si entrerà nel vivo del programma, alle 6 p.m., in the Civic Library, con  la presentazione del libro “Lou Dalfin – Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana” (2015, Fausta Publisher) by. Paolo Ferrari (giornalista de La Stampa e critico musicale). Ai Lou Dalfin, quest’anno è stato assegnato dalla direzione e organizzazione il Premio Realtà Culturale 2015, con la seguente motivazione: “A Lou Dalfin per un percorso, più che trentennale, in cui la musica occitana è diventata territorio comune e conosciuto in tutta Italia e non solo. Senza perdere l’identità né il legame con le radici, i Lou Dalfin di Sergio Berardo sono riusciti a rinverdire repertori storici, a innescare collaborazioni contemporanee e avventurose, anche al di fuori della musica strettamente tradizionale, e a dimostrare quanto linguaggi come il loro possano essere contemporanei e vivi”. Il premio sarà consegnato la sera, in Palazzo Doria, alle 21.15.

Dopo la premiazione, la serata proseguirà, sempre in Doria Palace, con il concerto di uno dei più grandi interpreti della tradizione provenzale dei trovatori, il cantante francese Renat Seven together with the Sardinian duo Elva Lutza (Nico Casu e Gianluca Dessì).Dal confronto tra questi artisti è nato il progetto musicale “Amada”, diventato anche un disco, che raccoglie la ricchezza dei repertori musicali della Provenza e della Sardegna.

Renat Sette and Elva Lutza faranno immergere il pubblico in canti tradizionali di queste due terre attraverso la rielaborazione, l’improvvisazione e un gusto che veste queste tracce di una contemporaneità sorprendente. Il canto tradizionale incontrerà l’improvvisazione jazzistica: i canti d’amore e le ballate sulla guerra danzeranno insieme ai canti sacri sardi e occitani, i divertimenti sonori si alterneranno alle serenate.

La passione comune per la musica popolare, frequentata per oltre due decenni come musicisti, studiosi e appassionati, ha portato all’incontro fra Nico Casu, trombettista e cantante (già collaboratore, fra gli altri di Daniele Sepe, Nuova Compagnia di Canto Popolare e Roberto de Simone) e Gianluca Dessì, a guitarist with various experiences in the ethno-folk field and originated the Elva Lutza. Il risultato dell’impasto fra due musicisti così diversi per esperienze e approccio è un vero viaggio nella musica tradizionale di varie regioni dell’Europa (Balcani e Sardegna in primis, ma anche sud-Italia e isole britanniche); lo spirito non è certamente quello del revival, o semplice riproposta, ma una rielaborazione in cui jazz, musica contemporanea e musica popolare si ritrovino ad essere “parenti acquisiti” e diano vita a una performance assolutamente originale dove possano convivere la doina rumena, il ballu tundu, la gavotta bretone e mille altri input musicali, fra cui, ovviamente l’improvvisazione.

His warm and powerful voice, great experience on stage and important work in oral broadcasting make Renat Seven una delle figure più riconosciute della canzone popolare provenzale e della tradizione occitana in generale. Cantante dell’Alta Provenza, forse il più carismatico fra gli esponenti del revival della musica provenzale, Sette è conosciuto per le sue performance a cappella e le collaborazioni con gruppi musicali dei paesi del Mediterraneo. La sua discografia copre generi che vanno dal tradizionale al folk revival, fino alla world music e alla canzone d’autore. Nato a Nice, Renat Sette è cresciuto nella cultura e nella lingua tipica delle zone interne della Provincia nizzarda.

 

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