PRESS RELEASE (10/12/2014)
He continues, at Loano, la rassegna “Libri sotto l’albero”,promoted by the’Department of Tourism, Culture and Sports of the Municipality of Loano.
Sunday, December 14, in the Civic Library, to the 4 p.m., sarà presentato il libro “Il bianco della cenere, la forza delle piccole cose nel lavoro di una comunità”, published by Amadeo Graphics and carried out by the Municipality of Mendatica and from the’Ufficio di Parità della Provincia di Imperia in collaboration with the Pro Loco of Mendatica.
Il libro è la sintesi di un lavoro collettivo operato in armonia e condivisione dall’intera comunità di Mendatica: gli anziani sono stati portatori di esperienze di vita, di lavoro, di solidarietà e di crescita e hanno trasferito agli autori il patrimonio storico-antropologico del loro paese.
Attraverso una raccolta di racconti di vita, il volume propone un viaggio nella memoria degli abitanti del Ponente ligure, intrecciando le storie di una volta con le antiche ricette della secolare Cucina Bianca, la cultura gastronomica dei pastori dell’Alta Valle Arroscia e delle terre occitane.
Lungo le pendici delle Alpi Marittime e Liguri, la secolare transumanza agricola e pastorale ha unito le popolazioni della montagna ligure, del cuneese e delle valli occitane in una comune cucina fatta di farinacei, latticini, ortaggi poco colorati come le patate, le rape, i porri, l’aglio o da prodotti spontanei raccolti sui sentieri della transumanza.
Mendatica is part of the White Kitchen Road, un progettoche la collega, insieme ai comuni liguri di Cosio d’Arroscia, Montegrosso Pian Latte, Pornassio e Triora, al comune francese di La Brighe e a quello piemontese di Tenda in provincia di Cuneo.
Ciò che lega questa area è la tradizionale economia pastorale e agricola che ha dato vita alla nascita delle Huts, minuscoli paesi di pietra disseminati sulle Alpi Liguri, tra i 1000 e 1600 metri. Quando la stagione era propizia i pastori e i contadini, per sfruttare meglio il territorio montano, lasciavano i paesi d’origine e si trasferivano nelle Huts per ritornare in autunno nei rispettivi paesi. Si è così sviluppata una veri e propria civiltà delle Malghe, una società solidale, in cui il lavoro e la reciproca assistenza erano elemento indispensabile per affrontare le difficoltà del territorio. Anche la struttura urbanistica delle Huts tende a sottolineare i punti di aggregazione della piccola comunità: la chiesa, l’aia, il forno e il lavatoio comune..
Oggi di quella civiltà resta una piccola comunità di pastori, i minuscoli paesini ad alta quota, la fitta rete di sentieri di transumanza, che univano i paesi alla Malghe, and thematic routes rich in evidence of popular culture, such as the White Kitchen.
Il libro è impreziosito da una prefazione di Carlin Petrini, international president of Slow Food and by foto d’epoca.
Leading the meeting will be the curator of the reviewGraziella Frasca Gallo Of the Journal of Loano. Musical and singing accompaniment will be provided by the Master Roberto Sinito.
La presentazione si chiuderà con la tasting of some piatti della “cucina bianca”.
