CONFERENZA UNITRE – “IMMAGINE CORPOREA, DISTURBI ALIMENTARI”

COMUNICATO STAMPA (12/05/2016)

Sabato 14 maggio, a Loano, alle ore 15.30, nella Civica Biblioteca in Palazzo Kursaal, si svolgerà la conferenza dal titolo “Immagine corporea, disturbi alimentari”, organizzata dall’UNITRE di Loano con il patrocinio del Comune di Loano.

Ad approfondire il tema sarà la dott.ssa Stefania Lanaro.

“Nella nostra cultura occidentale – spiega l’esperta Stefania Lanaro – il corpo è passato dall’essere un mezzo per conoscere il mondo attraverso la scoperta con piacere e speranza, all’essere un oggetto, un mondo personale da usare, controllare, modificare per avere una proprietà che venga apprezzata.

L’analisi culturale può senza dubbio essere un punto cruciale per la definizione dell’immagine corporea che è un processo influenzato dalle relazioni con gli altri e queste relazioni sono caratterizzate da aspettative, idee, comunicazioni verbali ma prevalentemente non verbali che sempre più assomiglia ad altri corpi perfetti, modificati, osservati, oggetti e non più soggetti ed è quindi lecito domandarsi quale sia il collegamento tra i disturbi dell’immagine corporea e l’esordio del disturbo alimentare.

La difficoltà di riconoscersi nel proprio corpo, il non vederlo così come è o riuscire a viverlo solo come un ostacolo ne blocca l’apertura verso il mondo e il corpo da comunicazione si trasforma in costrizione, bruttura da eliminare e sostituire

La lotta tra il corpo reale e il corpo ideale è una lotta di pensiero che si manifesta nella dimensione del reale, tutto questo non deve far considerare il pensiero verso l’ideale come causa del disturbo alimentare, ma tutta questa attenzione estrema all’immagine corporea, alla magrezza diventano l’indirizzo verso cui dirigere il malessere, il disagio, il disturbo dell’identità in cerca di una risoluzione, alla ricerca di un significato e soprattutto di un nome quando la perdita è di sé stessi.”

Stefania Lanaro, è  nata nel 1966, cresciuta e vissuta in provincia di Savona a Varazze prima e Loano successivamente.

E’ una fisioterapista, laureata in psicologia (laurea triennale e laurea magistrale) ma soprattutto una psicomotricista.

Ha frequentato il corso triennale di specializzazione in Pratica Psicomotoria e poi il corso biennale sull’Aiuto Psicomotorio Individuale presso l’Istituto per la Formazione e la Ricerca Applicata (I.F.R.A.)  di Bologna, scuola che segue i principi della Pratica Psicomotoria di Bernard Aucouturier.

Ha iniziato il percorso lavorativo presso l’Istituto Medico Psico-Pedagogico di Toirano con bimbi e ragazzi con disabilità psico-fisica.

E’ stato un percorso difficile perché il contatto con la disabilità rimette in gioco tutto il proprio “sapere accademico” ma soprattutto mette in discussione tutte le certezze e porta a capire che l’incertezza, l’ascolto e il desiderio di conoscere sono la base del proprio lavoro ma anche della propria vita. Incertezza quindi come stimolo per la scoperta e per far nascere il desiderio di mettersi continuamente in discussione. Luoghi dove i corpi mostrano la loro sofferenza, corpi simili e diversi tra loro, dove il vuoto, la paura e la sofferenza invadono tutto lo spazio.”

Da questa esperienza è nata la sua tesi di Laurea Magistrale in Psicologia (diventata libro) “Incontrare il corpo”, dove descrive brevemente la storia e la teoria del corpo ma poi si occupa soprattutto di percorsi personali, di danze, di distanze e vicinanze, di crescite e di crisi, di confidenze e di disegni, ma soprattutto di corpi che diventano persone.