Loano celebra la canonizzazione di Madre Francesca Rubatto: tutte le iniziative
Anche Loano si unisce alle celebrazioni per la canonizzazione di Madre Francesca Rubatto, religiosa piemontese fondatrice, proprio nella città dei Doria, delle Suore Terziarie Cappuccine di Loano (oggi Suore Cappuccine di Madre Rubatto). La cerimonia ufficiale si terrà il 15 maggio in San Pietro a Roma, ma molte sono le iniziative organizzate per l’occasione tra Loano, Bergamo e Varese, le tre località che ospitano le “case” della congregazione.
Suor Maria Francesca di Gesù (al secolo Anna Maria Rubatto) nasce a Carmagnola, in provincia di Torino, il 14 febbraio 1844. Rimasta presto orfana di padre e, a vent’anni, di madre, si trasferisce a Torino dove diviene dama di compagnia, dal 1864 al 1882, della nobildonna Marianna Scoffone, di cui diventa anche collaboratrice nell’amministrazione dell’ingente patrimonio. Sempre a Torino si dedica ad un’intensa attività di volontariato presso l’Ospedale del Cottolengo, gli oratori di don Bosco e la confraternita delle Dame di carità di San Vincenzo.
Durante un soggiorno a Loano, nel 1884, passando presso un cantiere, soccorre e si prende cura di un giovanissimo manovale, ferito alla testa da una pietra caduta dall’impalcatura. Questo delicato gesto di carità attira l’attenzione dei fautori di una fondazione per l’assistenza domiciliare agl’infermi indigenti padre Angelico da Sestri Ponente, cappuccino del Convento di Loano, che da tempo progettava di istituire una comunità religiosa femminile che si dedicasse all’assistenza dei malati e dei poveri a domicilio in quella cittadina.
Anna Maria, di fronte alla proposta di farne parte e divenirne guida avanzata da padre Angelico e dalla signorina Maria Elice e dal vescovo di Albenga, monsignor Filippo Allegro, si sente combattuta, ma attraverso la preghiera, il consiglio di uomini di Dio e un’autentica volontà di mettersi a servizio del prossimo, alla fine dice il suo “sì”. Dopo un anno di riflessione, insieme ad altre cinque giovani, il 23 gennaio 1885 veste l’abito di Terziaria Cappuccina divenendo suor Maria Francesca di Gesù ed è designata superiora della piccola comunità.
Dopo sette anni dalla fondazione, già molto attiva in Liguria, nel 1892 Madre Francesca, insieme a tre suore, salpa verso il Sudamerica: il fuoco di carità verso Dio e verso i fratelli che ha nel cuore, la porta in breve tempo a diffondere la presenza delle Sorelle Cappuccine non solo in Italia ma anche in America Latina, in particolare in Uruguay, Argentina e Brasile.
E proprio in terra brasiliana, nella missione di Alto Alegre fondata dai Cappuccini lombardi, il 13 marzo 1901 subiscono il martirio, per mano di un gruppo di indios, sette giovani cappuccine che la Fondatrice aveva personalmente accompagnato lì nel 1899 perché si prendessero cura delle bambine orfane presenti nella missione. Madre Francesca muore a Montevideo il 6 agosto 1904 e là viene seppellita, secondo le sue volontà testamentarie, “in mezzo ai suoi cari poveri”.
La Chiesa l’ha riconosciuta Beata il 10 ottobre 1993, e nel febbraio 2020 papa Francesco ha riconosciuto con decreto la sua santità in seguito alla guarigione miracolosa di un giovane avvenuta nel 2000 in Uruguay per intercessione di madre Francesca. In particolare, nella nota pontificia si legge che l’evento miracoloso “riguarda la guarigione di un giovane di Montevideo, che a seguito di un investimento aveva riportato un trauma cranico con emorragia e coma grave, avvenuta nell’aprile 2000. L’invocazione alla beata Maria Francesca di Gesù fu univoca e antecedente alla guarigione”. La canonizzazione avverrà in piazza san Pietro a Roma il 15 maggio 2022.
Di lei è stato scritto che “diede al francescanesimo una versione femminile moderna” e ancora che “[in lei] si cela una figura tra le più grandi del francescanesimo femminile di oggi”. Come San Francesco d’Assisi, Madre Francesca ha incontrato Cristo nei poveri e sofferenti, e ha fatto un’autentica esperienza di Madonna povertà. È stata una sorella tra le sorelle, più che una madre fondatrice, e ha vissuto un tale profondo zelo missionario e desiderio di martirio, da esserne condotta al termine della vita consumata dalla carità e dall’amore per Gesù e per i poveri.
La settimana successiva alla canonizzazione, come detto, Loano ospiterà una serie di eventi (organizzati in collaborazione con la diocesi di Albenga e Imperia) volti ad approfondire la figura e l’opera di Madre Francesca Rubatto, che proprio nella città dei Doria ha fondato la congregazione delle Suore Terziarie Cappuccine di Loano.
“Per la nostra città – dichiara il sindaco di Loano Luca Lettieri – è un grande onore ed un motivo di orgoglio e gioia poter partecipare alle celebrazioni per la canonizzazione di Madre Francesca Rubatto. Benché fosse originaria del Piemonte, infatti, Francesca Rubatto ha vissuto per buona parte della sua vita nella nostra Loano; a Loano ha trovato la sua vocazione e a Loano ha dato vita ad una congregazione religiosa poi diffusasi in tutto il mondo e che, nel corso dei decenni, ha portato sollievo e aiuto a tante persone. La nostra città ha già dedicato a Madre Rubatto una strada ed ancora oggi ospita una residenza protetta della congregazione: l’occasione della sua canonizzazione ci è sembrato il momento perfetto per approfondire la conoscenza di una figura importantissima per tutta la cristianità. Come amministrazione, ringraziamo l’Istituto Suore Cappuccine di Madre Rubatto e la diocesi di Albenga-Imperia per aver collaborato con noi alla predisposizione di questo calendario di manifestazioni, che culmineranno con una grande messa in piazza Italia a cui parteciperanno le autorità del nostro territorio”.
Da giovedì 19 a sabato 21 maggio nella Sala del Mosaico di Palazzo Doria sarà allestita la mostra dal titolo “Madre Francesca Rubatto. Un cuore oltre ‘illusi confini’”. L’allestimento sarà visitabile dalle 10 alle 18 ed è possibile prenotare una visita guidata per gruppi.
Venerdì 20 maggio nella sala consiliare del municipio si terrà, a partire dalle 16, il convegno “Madre Francesca Rubatto. Un cuore oltre ‘illusi confini’”. Dopo il saluto delle autorità interverranno Nando Bonini, chitarrista, compositore e arrangiatore collaboratore di Vasco Rossi nonché autore del recital “Marietta”; il professor Alceste Santuari, che spiegherà “Carisma e finalità di interesse generale: il ruolo delle opere di origine cristiana”. Seguirà una tavola rotonda dal titolo “Vivere il carisma oggi è possibile? Gettare il cuore al di là dell’ostacolo?” con l’ingegner Andrea Regazzi e la dottoressa Federica Debenedetti dell’equipe riabilitativo-educativa della residenza protetta Madre Rubatto di Loano.
Infine, sabato 21 maggio alle 18 in piazza Italia si terrà la messa di ringraziamento per la canonizzazione di Madre Francesca Rubatto. Celebra il vescovo della diocesi di Albenga-Imperia monsignor Guglielmo Borghetti.