Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana

COMUNICATO STAMPA (22/07/2013)

Prosegue, a Loano, la nona edizione del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana, organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano, con il contributo della Fondazione A. De Mari e il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Savona, dell’ANCI e del MEI.

Martedì 23 luglio, alle ore 16.00, in Piazza Palestro, prenderà il via lo Stage di Danze Sarde con Lucio Atzei organizzate in collaborazione con l’ Associazione “Bala in riva a u ma”. Lo stage gratuito propone un primo approccio al repertorio di danze sarde, prendendo in considerazione prioritariamente i balli dell’area geografica nativa dell’insegnante ovvero il Campidano di Oristano e la Marmilla.

Lucio Atzei ha iniziato il suo lungo percorso all’età di quindici anni nel Gruppo di Danze Popolari del paese in provincia di Oristano. Nei primi anni Ottanta a Milano inizia ad insegnare le danze sarde nell’ambito di corsi, stage e seminari di studio e nell’arco di oltre trent’anni ha promosso il repertorio Sardo nella sua regione e in tutti Italia.

Alle 18.30, nei Giardini Caduti di Nassiriya sul lungomare, si svolgerà l’incontro “Un pugliese a Milano: omaggio a Enzo Jannacci” con Paolo Jannacci, Osvaldo Ardenghi e John Vignola,

Le storie di Enzo Jannacci, nella Milano degli anni Cinquanta e Sessanta, si sono servite anche del dialetto. Nonostante, o forse proprio grazie alle sue origini pugliesi da parte di padre, Enzo è riuscito a descrivere con una proprietà linguistica impressionante le zone periferiche di una metropoli ancora in cerca di un po’ di redenzione, lontana anni luce da quella Milano da bere che sarebbe arrivata, con tanto fragore, a fare quasi piazza pulita, 461801_358093280898146_1443422217_otrent’anni più tardi. La Milano di Enzo Jannacci, un LP che metteva in fila luoghi (Rogoredo, L’idroscalo, Piazza Beccaria) e persone (la prostituta, l’ingenuo, il ladro disperato) con una umanità irripetibile, complice anche l’uso della parlata milanese. Un pezzo come El purtava i scarp del tennis, anti-inno dei diseredati di tutta una città.

Il Premio Città di Loano racconterà questo aspetto dell’opera di Enzo Jannacci con il figlio, Paolo, e con Osvaldo Ardenghi, suo amico e collaboratore, che si è trovato poco tempo fa a mettere in scena un suo testo teatrale: sarà anche un modo per ricordare un artista al di là di ogni genere che non sia quello, universale, della poesia.

Premio Loano Alfio Antico (2)Alle 21.30, nello Spazio Culturale Orto Maccagli, sul lungomare, ad aprire la serata sarà l’esibizione di Alfio Antico, che riceverà il Premio alla Carriera 2013 per “la sua rilevanza nella musica tradizionale, che ha interpretato con la passione per le radici e la consapevolezza del presente, riannodando fili tutt’altro che invisibili – quelli della tammorra e della vita agreste, del richiamo della terra e del cielo e rilanciandoli nel contemporaneo.” Nelle sue mani, il tamburo esprime sonorità impensabili, che fanno comprendere le risorse infinite di questo pur semplice strumento. Alfio vi aggiunge la sua vena poetica, espressa nella lingua che meglio conosce, il siciliano; la sua teatralità naturale è dirompente.

Premio Loano Raiz e RadicantoIl viaggio proseguirà nel Mediterraneo con Raiz e il gruppo barese Radicanto che insieme intrecceranno la tradizione greco-salentina e il canto sefardita, la canzone napoletana e il fado portoghese, i ritmi nordafricani e quelli mediorientali e asiatici insieme a brani d’autore di Raiz e degli Almamegretta, riletti con ritmicità ed eleganza in una chiave destrutturata e riportata alla propria essenza.

“Casa” è il progetto discografico nato dall’incontro di Raiz, storica voce degli Almamegretta, con il gruppo barese di musica popolare Radicanto. Allo stesso tempo è anche la metafora di un luogo di musica immaginaria mediterranea, meticcia, dove ci s’incontra per scambiarsi atmosfere e sensazioni. L’universo sonoro della voce di Raiz incontrerà gli echi delle corde, delle pelli e dei papiri che formano gli strumenti dei Radicanto. Dall’unione magica di questi due mondi nasce il racconto di una storia che inizia ma non ha fine, perché continua dentro di noi, nel Mediterraneo che ci portiamo dentro.

Sul palco accanto a Raiz suoneranno Fabrizio Piepoli (voce, basso elettrico), Giuseppe De Trizio (chitarra classica), Adolfo Lavolpe (chitarra elettrica), Francesco De Palma (batteria).