Premio “Film trash! Ridere all’italiana”

Camillo Milli

COMUNICATO STAMPA (17/07/2013)

Giovedì 18 luglio, a Loano, si chiuderà la seconda edizione della rassegna “Il trash ch’eravamo!”, promossa dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport del Comune di Loano e organizzato dalla I.So, con la direzione artistica di Paolo Borio.

La serata, nell’Arena Estiva Giardino del Principe (Viale della Libertà), si aprirà alle ore 21.30 con la consegna del Premio Città di Loano “Film trash! Ridere all’italiana” all’attore, caratterista e regista Camillo Milli e poi proseguirà con il concerto dei Gem Boy.

L’attore milanese Camillo Milli ha recitato per oltre 50 anni al fianco di tutti gli attori della commedia italiana: Pozzetto, Villaggio, Banfi, Manfredi, Sordi, Tognazzi, per citarne alcuni più conosciuti, e come interprete teatrale,  è stato particolarmente apprezzato nelle opere goldoniane. Negli anni sessanta e settanta è stato molto attivo anche in televisione dove ha dove ha interpretato diversi sceneggiati.

Pur non avendo ruoli principali è uno degli attori caratteristici più  noti nel cinema italiano, soprattutto per la sua simpatia e la sua bravura. Lo ricordiamo nel ruolo del presidente Borlotti in “L’allenatore nel pallone”, recitato insieme a Lino Banfi, del crudele direttore Barambani in “Fantozzi contro tutti”, del cieco (poco attento) in “Ho vinto la lotteria di capodanno” e del dottor Piedimonte in “Rimini Rimini” tutti e tre recitati accanto a Paolo Villaggio.

Camillo Milli è diventato un volto celebre grazie al ruolo del barista che ha interpretato in un Carosello del 1957, insieme a Ernesto Calindri, dove si intonava un celeberrimo motivetto, ‘Fin dal tempo dei Garibaldini, China Martini…China Martini…”-  L’attore, che vive a Genova, recita ancora oggi nella soap opera “Cento Vetrine”, vestendo i panni di un barista ed è uno degli attori di punta del Teatro Stabile di Genova.

Terminata la premiazione si alzerà il sipario su Loano Cabaret, che ospiterà per l’occasione i Gem Boy, gruppo di musica demenziale, reso popolare dalle originali cover delle sigle dei cartoni animati e delle canzoni di successo.

I Gem Boy nascono per gioco nel 1992, quando il cantautore in erba (non perché fumava) Carletto comincia a riscrivere i testi su canzoni note prendendo in giro la cerchia dei suoi amici. Nel giro di pochi anni rocambolescamente dalle prime cassettine fatte in casa con una formazione fatta di 2 persone si ritrovano in 5 a spargere nella rete sotto forma di mp3 le loro “cover-parodia”. Questa sarà la loro fortuna in quanto si creerà spontaneamente un seguito di accaniti sostenitori che si spargeranno a macchia d’olio nel giro di breve tempo. Così nel 2000, nonostante al mondo discografico fossero dei perfetti sconosciuti, la gente affolla i loro concerti cantando le loro versioni a sfondo sessuale delle hit di Ligabue, Cremonini, e delle sigle dei cartoni animati (solo per citarne alcune). Quando decidono di mettersi in gioco producendo il loro primo “vero” CD “Internettezza Urbana” con testi e musiche inedite, il successo è inaspettato (15.000 copie). Da quel momento in poi per i Gem Boy è un continuo crescendo di maturità artistica e consapevolezza dei propri mezzi. Dopo diversi cambi di elementi della band arriviamo al 2004 con secondo album, un piccolo capolavoro dell’arte del fai-da-te, Sbollata, da cui viene tratto il singolo “2 di picche” con tanto di video trasmesso per diverse settimane su MTV e All MUSIC.
Si arriva così ai tempi nostri con la formazione capitanata dall’inossidabile Carletto (voce e testi), il gigante buono Max (tastiere), il ruspante J.J. Muscolo (chitarra), l’eclettico Denis (basso), il figo Matteo (batteria) e l’immancabile factotum Sdrushi (fonico), e i Gem Boy giungono nel 2006 al loro terzo lavoro “Ginecology“, ricchissimo di canzoni (18), maturo, forse il loro album migliore che vanta grossi nomi tra musicisti e fonici che vi hanno collaborato. Da questo lavoro vengono prodotti i video di “Balla coi Lapi”, “Giambel V” e “Goldrake al Ristorante”.

Nel 2007 avviene un piccolo miracolo: i Gem Boy, nonostante il loro linguaggio non certo per bambini, incontrano Cristina d’Avena ed è subito poesia. Comincia una collaborazione che mostra la faccia buona e sognatrice della band goliardica. Tutt’ora spesso potrete trovare in concerto in giro per l’Italia l’eterna ragazzina Cristina amata dai bambini (e non solo) accompagnata dai Gem Boy più contenuti, ma pur sempre divertenti nel giocare con Cristina e le sue sigle.

Arrivati al 2008 con un budget ridottissimo, nel giro di tre mesi, nasce una scommessa: non servono grandi studi e produzioni per fare un buon prodotto, infatti i Gem Boy puntano tutto su “Fiches” e le sue canzoni d’azzardo. Quest’album conferma e consolida la band nel loro stile musicale e nella capacità di strappare risate. I loro dischi non bastano a capire questo piccolo fenomeno italiano fatto da questi ragazzi per metà di Bologna e per metà di Modigliana (FC) e se volete davvero godervi appieno il loro spettacolo fatto di musica, gag, voglia di divertire e divertirsi interagendo con il pubblico, non perdetevi i loro concerti dal vivo.

La serata è ad ingresso libero.