GRAN BAL DUB aka SERGIO BERARDO + MADASKI

COMUNICATO STAMPA (2/1/2018)

Venerdì 5 gennaio a Loano si rinnova l’appuntamento con “Racconti d’inverno”, iniziativa musicale, promossa dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Sport e organizzata dall’Associazione Compagnia dei Curiosi con la collaborazione dell’Associazione Bala in riva a u ma.

Le danze Occitane scendono al mare” per regalare un pomeriggio in cui la tradizione si rinnova nello spirito più autentico della musica popolare.

La festa in piazza Italia prenderà il via alle ore 17.00 con Luca Declementi (organetto, fifre, cornamusa e voce) e Davide Bagnis (batteria) dei Lou Pitakass. I due giovani musicisti, allievi della scuola di Sergio Berardo, riscalderanno la piazza coinvolgendo il pubblico con i più classici e grintosi ritmi della tradizione occitana.

Poi la musica occitana incontrerà l’elettronica per dar vita al Gran Bal Dub, progetto nato da un’idea di Sergio Berardo, storico agit prop della musica occitana con i mitici Lou Dalfin e innumerevoli altre formazioni, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite e uno dei più grandi esponenti della musica elettronica nella sua versione dub.

Questo nuovo progetto, che si avvale della partecipazione di due giovani suonatori emergenti della musica d’Oc, Chiara Cesano (violino) e Roberto Avena(fisarmonica), coniuga, alla luce di una comune propensione al ballo e al movimento, le note della ghironda e degli altri strumenti d’Oc alle suggestioni e i ritmi elettronici di dubstep-dance hall e techno.

La danza è il punto focale dell’ispirazione e le varie forme vengono sezionate e ricomposte attraverso la tecnica del dub ma nell’assoluto rispetto delle strutture e stilemi dei balli tradizionali.

Gli storici suonatori ambulanti di ghironda, della cui opera Berardo è la naturale prosecuzione nel presente, partendo dalle Valle Occitane percorsero le strade d’Europa fino alla metà del secolo scorso e portarono sulle piazze dei paesi più lontani i loro suoni a bordone. Dalla loro vicenda musicale emerge un’idea identitaria della cultura d’Oc come strumento di comunicazione e scambio. Musica da contrabbandieri di suoni. E sulla loro scia la ghironda di oggi trova naturale interloquire con le sonorità di una realtà, quella elettronica, solo apparentemente lontana dalle atmosfere folk delle Alpi occidentali.

Una forma di scambio e interazione che rappresenta una delle caratteristiche storiche di tutte le musiche popolari: l’attuale che arricchisce l’antico e trova nella memoria nuove ragioni di esistere.

La musica popolare ha la forza di mettere in contatto forme espressive geograficamente distanti ma nella sostanza simili come spirito e ragione di essere.