Il Premio Loano 2018 dedicato alle riGenerazioni con uno sguardo alla musica del futuro

Il Premio Loano, principale appuntamento in Italia per la musica di tradizione, torna dal 23 al 27 luglio 2018 per raccontare la musica popolare del futuro. Fedele alla sua vocazione di laboratorio permanente sulla musica tradizionale italiana, il Premio Loano si dedica per il 2018 alle riGenerazioni, per documentare la vivacità delle musiche tradizionali italiane attraverso i passaggi generazionali, quei meccanismi che permettono alla tradizione di sopravvivere innovandosi, modificandosi e contaminandosi con altre musiche e altre culture.

“Unico premio in Italia dedicato alla migliore produzione contemporanea di musica tradizionale italiana, il Premio Nazionale Città di Loano – dicono il sindaco Luigi Pignocca e l’assessore a turismo, cultura e sport del Comune di Loano Remo Zaccaria – è entrato a pieno titolo tra le principali iniziative di politica culturale e turistica promosse dall’amministrazione comunale di Loano. Per cinque giorni, il cuore della città si trasformerà in un grande palcoscenico: si potranno incontrare i vincitori della quattordicesima edizione del Premio, partecipare agli incontri con gli artisti e assistere a tanti concerti. Il programma del festival sarà itinerante e toccherà diversi luoghi della nostra bella Loano: Orto Maccagli e Giardini di Nassiriya sul lungomare, l’arena estiva Giardino del Principe e il suggestivo chiostro di Sant’Agostino. Sarà una edizione accompagnata da significative novità (la presenza di un nuovo e giovane direttore artistico e la nascita di un Premio Loano Giovane) che guardano al futuro del Premio, al passaggio generazionale, alla volontà di reinventarsi”.

“Occuparsi di “tradizione” – dice Jacopo Tomatis, nuovo direttore artistico del Premio, significa occuparsi di come un insieme di saperi, di pratiche, di tecniche, venga tramandato da una generazione all’altra. Può sembrare un processo astratto, ma è in realtà qualcosa di molto concreto, di quotidiano. Qualcosa che è parte integrante del nostro essere umani, animali sociali. Non immaginiamo questo passaggio come una trasmissione di dati – un download, per usare una metafora dal mondo della Rete – quanto piuttosto come l’architettura di un software open source, dove chiunque può modificare il codice tramandatogli, e metterci la sua personale firma.”

Anche al centro del Premio Nazionale Città di Loano 2018 c’è un passaggio di testimone: dalla direzione artistica di John Vignola – tra i fondatori del premio ormai quattordici anni fa – a quella nuova, a cura di Jacopo Tomatis.

Ricco il programma dei concerti, tutti a ingresso gratuito.

Si comincia lunedì 23 luglio alle 21.30 sul Lungomare di Loano (Spazio Culturale Orto Maccagli) con i Trouveur Valdotèn, il più importante gruppo folk della Val d’Aosta, attivo fino dagli anni Settanta nella ricerca e nella riproposta delle musiche popolari dell’area alpina franco-provenzale. I Trouveur sono oggi composti dalla famiglia Boniface, con i due fondatori Liliana Bertolo e Alessandro Boniface e i loro due figli Rémy e Vincent Boniface. A seguire, bal folk con Pitularita (alias Rémy e Vincent), spin-off dei “trovatori valdostani” fra le più accreditate formazioni di musica da ballo in circolazione. Nel corso della serata i Trouveur Valdotèn ritireranno il Premio Loano alla Realtà Culturale 2018.

Martedì 24 luglio il Premio si sposta nel più intimo Chiostro di Sant’Agostino per il concerto di Canio Loguercio e Alessandro D’Alessandro. Vincitori della Targa Tenco 2017 per il miglior disco in dialetto, i due si sono recentemente imposti tra le migliori proposte di nuova canzone d’autore, mescolando i testi di Loguercio, in un napoletano raffinato ed eccentrico, e le sonorità folk-elettroniche dell’organetto di D’Alessandro, fra i migliori giovani interpreti dello strumento in Italia. Nel corso della serata, Gastone Pietrucci e La Macina riceveranno il Premio alla Carriera 2018, assegnato dall’organizzazione del Premio Loano.

La serata di mercoledì 25 luglio, sempre nel Chiostro di Sant’Agostino, è tutta dedicata alla vincitrice del Premio Loano per il miglior Album dell’anno 2017, assegnato da una giuria di oltre sessanta giornalisti specializzati: Elena Ledda, voce della Sardegna per eccellenza e fra le più belle voci popolari italiane, presenterà insieme alla sua band il disco Lantiàs. Con la band di Elena Ledda un ospite speciale: Gabriele Mirabassi, unanimemente riconosciuto tra i maggiori clarinettisti del nostro Paese, e non solo.

Il 24 e il 25 luglio, a partire dalle 20.00, nel chiostro di Sant’Agostino, in collaborazione con la Fondazione CEIS – che nell’ex convento gestisce il centro di accoglienza per richiedenti asilo -, sarà proposto l’Apericena Etnico con degustazione di piatti tipici dei paesi di provenienza dei ragazzi ospitati.

È invece una vera festa quella prevista per giovedì 26 luglio: sul palco dell’Arena Estiva Giardino del Principe salirà il Canzoniere Grecanico Salentino, uno dei migliori interpreti contemporanei della tradizione della pizzica salentina, e uno degli show più coinvolgenti in circolazione, già apprezzato sui palchi dei principali festival di tutto il mondo, dal WOMAD allo Sziget al SXSW Music Festival in Texas. Il Canzoniere è capitanato oggi dal violinista Mauro Durante, che ne ha ereditato la direzione dal padre Daniele, in un passaggio generazionale che ben incarna il tema riGenerazioni del Premio Loano 2018.

La serata musicale avrà uno scopo benefico e sarà accompagnata dalla raccolta fondi a favore dell’Associazione Pavese Parkinsoniani Onlus, impegnata ad offrire servizi di supporto socio-assistenziale ai malati di Parkinson per garantire loro dignità, assistenza e svago.

Chiusura venerdì 27 luglio di nuovo sul Lungomare, con la prima assoluta del Premio Loano Giovani, fortemente voluto dalla nuova direzione artistica: sul palco dello Spazio Culturale Orto Maccagli, apriranno la serata le Lame da Barba, gruppo bolognese vincitore del Premio Loano Giovani 2017, assegnato dalla giuria dei giornalisti specializzati. La proposta delle Lame da Barba parte dalla tradizione della barberia, in passato vera scuola di musica popolare, e la rilegge in una chiave mediterranea, mescolando i valzer popolari alla musica balcanica, la tarantella alla tradizione turca. A seguire, festa da ballo con Saber Système, autori di uno dei dischi di debutto più interessanti della passata stagione. La musica dei giovanissimi cuneesi (tutti under 20) mescola con originalità la tradizione occitana con ritmi africani ed elettronica, per una nuova musica da ballare, a metà tra la discoteca e la festa popolare.

Tornano anche per il 2018 i consueti spazi pomeridiani di approfondimento Il Premio incontra… presso i Giardini di Nassiriya, sul lungomare alle ore 18, sempre a ingresso gratuito.
Lunedì 23 spazio ai Trouveur Valdotèn, vincitori del Premio alla Realtà Culturale 2018, che ripercorreranno la loro storia quarantennale con il giornalista e direttore artistico del Premio Jacopo Tomatis. Martedì 24 sarà invece Enrico de Angelis a moderare l’incontro-showcase con Gastone Pietrucci, Premio alla Carriera 2018, nel cinquantesimo anniversario dalla fondazione del Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano La Macina.

Il giorno successivo, mercoledì 25 tocca a Elena Ledda insieme a Valentina Casalena, Mauro Palmas e Michele Palmas. Si parlerà di Lantiàs, disco premiato come Miglior Album 2017, e del Premio Parodi, festival e premio cagliaritano dedicato alla memoria dell’ex Tazenda Andrea Parodi, nel decennale della sua vittoria al Premio Loano per il disco Rosa Resolza, inciso proprio insieme a Elena Ledda.

Infine, giovedì 26 – sempre nel segno del tema principe del Premio Loano 2018 – il giornalista Ciro De Rosa condurrà l’incontro con il Canzoniere Grecanico Salentino e Roberto Licci, musicista e membro della prima formazione “storica” del gruppo, occasione unica per riflettere sulle traiettorie intergenerazionali della musica popolare.

Il programma completo.